Siamo partiti da Lisbona, alla volta dell’Algarve, di mattina presto, dopo aver ritirato nel centro della città, una bella 500 nuova di pacca…
….prenotata dall’Italia con Rentals Car, con la riconsegna in aeroporto 10 giorni dopo. Il traffico nella capitale del Portogallo era abbastanza caotico ma…
…una volta percorso tutto il ponte 25 de abril che davvero ricorda il fratello maggiore di San Francisco, siamo sbucati sull’autostrada principale E1, che è risultata essere molto scorrevole e quasi deserta.
Per raggiungere Lagos, la località dell’Algarve in cui avevamo deciso di fare base ci son volute quasi 3 ore di auto e noi ce la siamo presa comoda.
Imboccata la strada verso sud, il paesaggio ha iniziato a mutare, la vegetazione è diventata mediterranea, con tanti nidi di cicogne sugli alberi ai lati della strada…
…il resto della vegetazione era bassa e cespugliosa, con greggi di pecore che scorrazzavano tranquille…
…e man mano che si procedeva verso sud il sole cominciava a farsi sentire, stavamo entrando nella regione dell’Alentejo, conosciuta in tutto il mondo per la produzione di sughero, una regione veramente bellissima e per noi che amiamo la macchia medittereanea una vera sorpresa…
…abbiamo attarversato tanti bei paesini che si affacciavano sull’Oceano, come Porto Covo, Vila Nova de Milfontes, Zambujeira do Mar (dove abbiamo mangiato pagando pochissimo e mangiando bene) sulla strada oltre ad aver visto tutti questi bellissimi e caratteristici paesini…
….ad un certo punto abbiamo cominciato a vedere anche le splendide spiagge di questa costa, tutte con delle magnifiche rocce a strapiombo sul mare.
E dopo neanche 3 ore d’auto, prendendocela molto comoda, siamo arrivati a destinazione:
L A G O S
Lagos si è rivelata propio una bella cittadina turistica di mare, l’avevamo scelta per la sua vicinanza a tutte le spiagge più famose e sopratutto perché avevamo trovato da dormire qui: Apartamentos Turisticos Marsol uno dei pochi posti con cui era possibile accedere con i cani, come infatti abbiamo detto in precedenza, il Portogallo è tutto fuorché un posto Pet Friendly.
Il posto si è comunque rivelato molto carino, un complesso di bungalow attorno ad una piscina (cosa abbastanza importante se si è con dei bimbi e l’acqua del mare è gelata!) pulito ed economico con anche la possibilità di poter cucinare (cosa che non abbiamo fatto, dal momento che si mangiava benissimo spendendo poco).
Appena arrivati, messi giù i bagagli e preso possesso del bungalow siamo subito partiti alla scoperta di Lagos, con le sue mura antiche e le caratteristiche vie del centro tutte piene di bellissime piastrelle…
…siamo stati al porto con la sua marina, il luogo da dove partivano i galeoni portoghesi verso il nuovo mondo…
…è li abbiamo anche mangiato spendendo pochissimo dell’ottimo pesce appena pescato…
…trovando anche questo negozio dove vendevano in gran quantità uno dei nostri cibi preferiti: le sardine, ed abbiamo infatti fatto incetta di scatolette da portare a casa…
…al porto l’aria che si respirava era veramente da luogo ai confini del mondo…
…un posto votato al mare, con cui la gente del posto vive quasi in simbiosi e da cui da sempre trae sostentamento (sia con la pesca che con il turismo).
La cittadina ci è piaciuta veramente molto, alla sera si animava con tanti turisti che affollavano il susseguirsi di ristoranti del centro, Lagos infatti nel tempo è diventata punto di ritrovo dei surfisti che giungono nel sud del Portogallo, piano piano si è trasformata in una delle località più giovani e vivaci dell’Algarve, piena di locali e negozietti.
Rimane comunque anche una cittadina graziosa da visitare, con piazzette, chiese, stretti vicoli, case bianche adornate di azulejos e una cinta muraria del XIV secolo, insomma un gran bel posto, anzi diremmo quasi il classico posto che ti viene da pensare che sarebbe bello trasferisici una volta in pensione (se mai ci andremo!).
Il giorno dopo siamo subito partiti sulla nostra bella 500 alla scoperta di questa stupenda regione costiera…
…costellata di falesie a strapiombo sul mare, che si aprono in grandi spiagge dorate, la loro particolarità, oltre alle forme delle rocce, molte delle quali affiorano dal mare come pinnacoli, è il colore della roccia, un intenso ocra che crea un bel contrasto con il blu del mare…
…tra le tante spiagge, Praia de Marinha è forse la più famosa e suggestiva, si raggiungeva percorrendo questa serie di scale che portavano in spiaggia…
…ed una volta arrivati si aveva di fronte una tavolozza di colori che risplendono al sole, un mare turchese ed una imponente falesia circondata da enormi scogli.
Qua invece siamo a Praia Dona Ana un’altra bellissima spiaggia, tutta la costa dell’Algarve è comunque disseminata di spiagge fantastiche, baie, calette, insenature dove potete prendere il sole, fare surf….
… e fare il bagno, anche se a giugno la temperatura dell’acqua non era propio il massimo, noi ci abbiamo provato e dopo un gelido momento iniziale siamo riusciti a fare qualche bracciata…
…ma la cosa più spiacevole è stata che ci siamo accorti che in quasi tutte le spiagge vicino a Lagos, alcune tra le più famose e gettonate…
…era tassativamente vietato l’ingresso ai cani e c’erano pure dei bagnini che controllavano, quindi un paio di volte ci siamo intrufolati nascondendo Uba, la bassotta bionda, nel borsone da spiaggia, ma visto il caldo che c’era e la voglia della bassotta di uscire per scavare nella sabbia non è risultato fattibile.
Quindi seguendo il consiglio dei gestori del bungalow (grandi amanti dei cani) abbiamo provato ad andare più a sud, nelle selvagge e deserte spiagge ai confini dell’Europa, i giorni successivi ci siamo quindi diretti verso:
S A G R E S
Il minuscolo villaggio di Sagres è assolutamente da visitare per il suo spettacolare panorama, uno dei più famosi e belli dell’Algarve…
…la sensazione appena siamo arrivati è stata quella di essere capitati in una altra era, silenzio, pace, una bellissima luce e uomini che tranquilli giocavano a bocce, era come se il tempo si fosse fermato…
…la luce poi era una cosa pazzesca, come un pò in tutta la punta sud ovest del Portogallo…
…questa parte in fondo al continente Europa è rimasta un angolo di terra incontaminata, battuto da perturbazioni atlantiche e venti in continua mutazione che ne rendono lo scenario atipico…
….ricco di orizzonti sconfinati, lunghe spiagge prive di urbanizzazione, un mix di natura selvaggia, pinete e lande desolate…
….negli anni Sagres e le sue spiagge sono diventate la mecca del surf e kite surf europeo, la sua collocazione geografica infatti offre tutto l’anno un’ampia gamma di onde e di vento.
Da Sagres lo stesso giorno abbiamo anche raggiunto l’aspro promontorio di Cabo de São Vicente, con il suo faro, ultima propaggine del Portogallo meridionale di fronte all’Oceano Atlantico…
…questo promontorio sferzato e modellato dal vento che soffia incessante è di una bellezza che lascia senza parole: enormi falesie bianche sfumano all’orizzonte e il faro abbarbicato sull’orlo della scogliera regala panorami indimenticabili…
…ci siamo avventurati sulla scogliera e la vista dall’alto era veramente spettacolare……un’altra cosa da vedere sempre sul promontorio è stata questo fortino, posto sulla cima in balia dei forti venti.
Ma la cosa più bella è stata scoprire questa spiaggia: Praia de Beliche, dove non c’era un’anima viva, si trovava appena prima di arrivare a Cabo de São Vicente…
…e per accedervi bisognava percorrere questa lunga scalinata…
…ed una volta arrivati era fantastico, c’eravamo solo noi davanti ad uno splendido mare azzurro con le lunghe propaggini del promontorio a fare da cornice…
…e finalmente anche Uba si è potuta divertire tranquillamente a scavare sulla sabbia insieme alla sua padroncina…
…nonostante il mare fosse abbastanza freddino abbiamo fatto lo stesso bellissimi bagni, l’acqua così limpida e trasparente era troppo invitante, solo Uba, notoriamente molto freddolosa era un pò restia a tuffarsi…
…ma in quei casi ci pensava Anita, che quando decideva che era arrivata l’ora del bagnetto non c’era via di scampo.
In questa spiaggia ci siamo tornati più volte, si stava troppo bene, tra l’altro poco distante……avevamo scoperto questo ristorante, quasi in riva al mare, dove si mangiava benissimo ed Anita (che ha sempre avuto la capacità di connettersi con qualsiasi animale che incontra) è riuscita pure a fare amicizia con un camaleonte sbucato da chissà dove.
Tutta la strada che da Lagos partiva per raggiungere Sagres era affascinante…
…lungo il percorso si incontravano posti come questo…
…dove abbiamo fatto incetta di piatti e piattini in ceramica decorata che ancora adesso usiamo…
…senza contare la fantastica vegetazione che incontravamo lungo il cammino, nonostante il vento continuo, le piante autoctone erano tante e molto belle.
Un giorno continuando a risalire la costa per circa 25 km siamo arrivati fino a qua; Carrapateria, Praia Bodeira, in assoluto la spiaggia più bella e selvaggia vista in tutto il viaggio…
…scendendo per questa lunga passerella si arrivava in questa spiaggia completamente libera, non c’era propio niente…
…solo sabbia dorata e finissima con tutt’intorno un paesaggio selvaggio e incontaminato…
…si era in pratica circondati da enormi dune che sembrava quasi di stare nel sahara, dune che sono state esplorate in lungo ed in largo da tutta la ciurma…
…il forte vento, tra l’altro, mitigava il caldo che il sole di mezzogiorno emanava ed Anita e Uba si sono divertite un sacco a nascondersi e cercarsi tra le dune…
…finalmente nessuno che rompeva ed Uba ha potuto scatenarsi in corse e giochi a più non posso…
…quasi in riva al mare c’era questo bar “cirinquito” da surfisti, completamente abbandonato…
…e noi all’ombra dei suoi ruderi abbiamo pranzato con panini e frutta che ci eravamo portati…
…in questo sperduto luogo, infatti, non esisteva nulla per rifocillarsi, neanche ombrelloni o cose di questo genere…
…quindi rammentare bene se si ha intenzione di andare a Carrapateira (e noi lo consigliamo caldamente) occorre portarsi da mangiare e sopratutto da bere, si arriva alle ultime propaggini del continente Europa e a parte una bella natura selvaggia non c’è niente altro…
…anche il mare ha differenza di Praia de Beliche non era per niente tranquillo, c’erano onde belle grosse che rendevano difficile la balneazione…
…ma per fortuna queste stesse onde avevano creato dei laghetti con acqua bassa e calda…
…che sono stati un’ennesima fonte di giochi per le “ragazze”…
…senza contare poi tutte queste rocce “algose” come le chiamava Anita, piene di granchietti, che lei e l’impavida Uba adoravano stanare…
…insomma, come si sarà capito, Carrapateira ci è piaciuta da matti, era propio quello che cercavamo noi; poca gente, natura, cani liberi di fare quello che vogliono e quella sensazione di essere ai confini di tutto…
…verso sera, risalita la passerella, dopo tutta una giornata al sole, in spiaggia…
…ci si rimetteva in auto e con il sole che lentamente tramontava ci si avviava verso Lagos…
…e lungo la strada, immersi in una bellissima luce, che solo a queste latitudine e possibile avere, spesso ci fermavamo in qualche sperduto paesino a fare una bella scorpacciata di pesce e crostacei, dal momento che in pancia avevamo solo frutta e panini.
Senza nulla togliere alle famose spiagge vicino a Lagos, che però per i nostri gusti sono troppo affollate e sopratutto vietano l’accesso ai cani (cosa per noi insopportabile) sono state le spiagge nei pressi di Sagres ad entusiasmarci di più, oltre ad essere quasi deserte e selvagge, consentivano (non c’era nessuno che controllava) l’acceso alla nostra bassotta bionda, membro effettivo di Trip Family.
Nel nostro girovagare siamo anche passati di sfuggita da Praia da Rocha ed Albufeira, ci siamo stati propio quanto basta per renderci conto come il turismo di massa, sopratutto anglosassone, abbia preso possesso di queste località rovinandole completamente. Secondo noi si possono evitare tranquillamente.
in definitiva i 10 giorni da dedicare alla scoperta dell’Algarve sono volati via veloci, quindi l’ultimo giorno, dopo avere fatto una bella scorta di lattine di succulenti sardine, alla mattina presto abbiamo caricato i bagagli sulla 500 e siamo partiti alla volta di Lisbona dove in serata avevamo il volo per l’Italia.
Il Portogallo del Sud ci è propio piaciuto e la consideriamo un’ottima meta da visitare con la famiglia, si spende poco, si mangia bene, il clima è ottimo e la natura è veramente bella ed in alcuni punti incontaminata, inoltre Lisbona come città offre veramente tanto (anche se noi ci rendiamo ben conto di non averla approfondita per niente, sarà per un’altra volta) unico punto dolente: la NON predisposizione all’accoglienza dei cani negli hotel, ristoranti e spiagge, questa cosa a noi propio non è andata giù.
Comunque per tutto il resto merita sicuramente una visita, anzi noi stessi stiamo già pensando di fare un viaggetto anche nella parte Nord, questa volta però lasciando Uba dalle nonne.
Di seguito un breve riassunto in video di tutto il viaggio:
Se volete vedere cosa abbiamo combinato a Lisbona cliccate qui: