MARSA ALAM

Nel settembre del 2023 decidiamo di partire, ci accorgiamo però all’ultimo minuto che i passaporti dei ragazzi sono scaduti e la questura dopo il covid ha tempi biblici per il rinnovo, alcuni attimi di  panico e disperazione poi ci viene in mente che in Egitto è possibile per gli italiani entrare per turismo con solo la carta d’identità…

…quindi si decide per questa località che tra l’altro era nei nostri piani già da parecchio tempo essendo un pò tutti, ma soprattutto Alfredo, grandi appassionati degli antichi egizi.

Optiamo per andare nella parte più a sud, dove si trovano le vestigia egizie più affascinanti (non ci sono le Piramidi però) quelle che fanno parte del Nuovo Regno e che si trovano nella valle del Nilo che va tra Luxor ed Aswan.

Il bello dell’Egitto è che si può unire un fantastico mare con una splendida barriera corallina, con alcuni dei siti archeologici e templi egizi più suggestivi che sono assolutamente da vedere almeno una volta nella vita. Decidiamo quindi di fare base a Marsa Alam e ci mettiamo alla ricerca di un volo per questa località sul mare nel Egitto del Sud.

Di seguito l’itinerario di tutto il viaggio:

ITINERARIO:  Verona – Marsa Alam – Luxor – Marsa Alam – Verona

DURATA DEL VIAGGIO:  15 giorni

COMPONENTI: 2 adulti e 2 ragazzi (9 e 16 anni)

PERIODO: dal 30 agosto al 15 settembre 2023

CLIMA: il mese di settembre come ci avevano consigliato è risultato essere perfetto per fare vita di mare e bagni con relative immersioni e snorkeling, sulla costa infatti la temperatura si aggirava sui 33 – 34 gradi e per noi ormai abituati ai 40 gradi della pianura padana è stata una bazzecola, il mare poi era ad una temperatura perfetta a tal punto che si faceva fatica ad uscire dall’acqua, inoltre a volte c’era un bel venticello caldo che ci gustava assai. Discorso diverso invece è stato quando siamo andati all’interno, a Luxor in visita ai templi e alla Valle dei Re ed a tutti gli altri siti che costeggiano il Nilo, lì abbiamo affrontato temperature di 44 ed anche 46 gradi, all’inizio eravamo un pò spaventati per quello che ci aspettava, ma poi alla fine adottando semplici regole (sempre bottiglietta d’acqua a portata di mano, capellino in testa e cercare di evitare le ore centrali, cosa non sempre riuscita!) ce l’abbiamo fatta senza particolari problemi, senza ombra di dubbio se si riesce ad evitare Luxor ed il Nilo nei nostri mesi estivi (luglio e agosto) è meglio, da settembre in poi la temperatura cominciano ad abbassarsi e diventa più fattibile. Sulla costa invece ci si può venire tranquillamente tutto l’anno tenendo presente che nei mesi di dicembre, gennaio ed anche un pò febbraio l’acqua in mare è abbastanza freddina e chi fa immersioni deve per forza mettere una muta di 5 mm.

SICUREZZA: ci sentiamo sicuramente in grado di affermare che mantenendo le solite accortezze di quando si viaggia, il Sud dell‘Egitto è una meta super sicura, mai ci è parso di essere in pericolo. Nella piccola cittadina di Marsa Alam la gente è disponibile, simpatica e cordiale e per nulla “invadente” cosa leggermente diversa a Luxor dove per forza di cose essendoci un viavai di turisti pazzesco troverete le gente del posto, soprattutto i venditori del souk (che comunque merita una visita) un pochino “invadenti” nel senso che vogliono vendervi qualsiasi cosa, cambiarvi i soldi ecc..comunque niente di particolarmente fastidioso.

CAMBIO: la moneta ufficiale è la Sterlina Egiziana. Attualmente 1 euro è pari a circa 32,4076 EGP.  Si può cambiare in banca, o prelevare dagli ATM, ma spesso si trova un cambio decisamente migliore facendosi cambiare i soldi tramite “amicizie” come abbiamo fatto noi. La carta di credito non sempre è accettata, quasi tutti preferiscono il contante, l’Egitto sta attraversando una forte crisi economica e la moneta si svaluta rapidamente. Tenete anche presente che in molti posti accettano gli euro, ma c’è il rischio concreto che poi dandovi il resto in Lire Egiziane rimaniate fregati nel cambio. Comunque a noi la maggior parte dei soldi è servita per le escursioni sia in mare che a Luxor (con guida che parla italiano) perché per quanto riguarda il cibo e l’alloggio a Marsa Alam abbiamo speso veramente poco, per esempio quando stavamo tutto il giorno in spiaggia ci fermavamo a comprare felafel, pane arabo e salsine varie e con un totale di 3,50 euro ci mangiavano bene in quattro.

WI-FI: il Wi Fi lo troverete sicuramente nei resort e nei villaggi turistici che sorgono dappertutto lungo la costa e che sono delle “piccole città” con tutto al loro interno (negozi, farmacia, bancomat, ecc,,,) ma noi aborriamo questo genere di sistemazione quando viaggiamo, quindi abbiamo preferito alloggiare in un residence in città, che nel ristorante sottostante aveva il WI FI. Ma dal momento che essere connessi è fondamentale per spostarsi e comunicare via Whats App con i driver e le guide, consigliamo di acquistare una sim locale. All’inizio può sembrare una cosa complessa ma in realtà è la scelta più semplice, efficace ed economica che si possa fare. In pratica sul vostro telefono abituale (quindi quello con tutti i dati e app) dovrete inserire una sim del posto (noi abbiamo usato una di Vodafone da 8 gb, ricaricabili di volta in volta) acquistabile in aeroporto oppure come abbiamo fatto noi nell’unico negozio Vodafone di Marsa Alam, al costo di all’incirca 15 euro ci hanno installato una sim locale da 8 gb, nel costo era compresa anche la navigazione per 30 giorni, ci hanno pensato loro ad impostare tutto sul cellulare, in 5 minuti abbiamo fatto e siamo rimasti connessi per tutto il viaggio, quando finivano i giga si tornava in negozio e si ricaricava. Oltre a navigare la scheda è inoltre utilizzabile come hotspot personale (vedi modem) per il vostro computer o iPad, noi l’abbiamo fatto e funzionava benissimo.

PRESE ELETTRICHE: sono di quelle con 2 buchi come da noi quindi non serve l’adattatore.

VISTO: il visto turistico per l’Egitto ha una durata di 1 mese e costa 25 dollari (consigliamo di procurarsi 25 dollari, accettano anche l’euro, ma c’è il rischio che nel cambio vi freghino!)  Si può fare direttamente all’arrivo ed è richiesto un passaporto con validità di almeno 6 mesi. Ma come detto in precedenza per noi italiani e possibile entrare per turismo anche con solo la carta di identità, purché quest’ultima sia valida per l’espatrio e non sia stata prorogata con un semplice timbro, si potrà ottenere un visto cartaceo direttamente in aeroporto. Ricordati però di avere con te due fototessere, indispensabili per l’emissione del visto. Non sarà possibile farle sul momento, quindi dovrai procurartele in Italia prima della partenza, come abbiamo fatto noi per i ragazzi.Oppure se volete andare sul sicuro vi potete affidare a iVISA sono super professionali ed è veramente comodo, si può fare tutto online ed oltre al visto potrete ottenere anche moduli di dichiarazione sanitaria, documenti dell’ambasciata, foto del passaporto, rinnovi del passaporto, carte turistiche e altri documenti di viaggio, noi lo usiamo spesso e sono veramente affidabili.

FUSO ORARIO: la differenza di fuso orario è di 1 ora in più rispetto a quello italiano

VACCINI/SALUTE: non sono previste vaccinazioni obbligatorie. La situazione ospedaliera a Marsa Alam non è delle più rosee, l’ospedale c’è ma come ci raccontava la nostra host non è proprio il massimo, è comunque bene come in tutti i viaggi fare una assicurazione ed anche una bella scorta di farmaci ed avere sempre a portata di mano antibiotici, antinfiammatori, creme per punture di meduse e insetti, farmaci per fermare la diarrea ecc…

RELIGIONE:  in Egitto la maggioranza della popolazione è musulmana, ma ci sono anche cristiani, di cui la maggioranza appartiene alla chiesa copta (come il nostro driver Califfo).

TRASPORTI: il principale mezzo di trasporto, quello che abbiamo usato di più è stata l’auto con il driver, impensabile noleggiare un auto a Marsa Alam e mettersi a guidare, non esiste segnaletica stradale, né ai bordi sulle strade né per terra e il loro modo di guidare è diciamo un pò “creativo” meglio affidarsi ad uno del posto e trattare  sempre il prezzo degli spostamenti, tra l’altro può capitare di incontrare veramente belle persone come è capitato a noi con ” Califfo” (quello in foto è lui con la sua bimba e la sua auto) che vi faranno entrare ancora di più nel mood del paese.

VOLI: di solito i migliori prezzi per i voli su Marsa Alam li applicano ad oggi Easy Jet, Wizz Air e Neos che partono da svariate città italiane e muovendosi molto in anticipo (tipo almeno 6 mesi prima) si riesce a trovare delle ottime tariffe, noi purtroppo abbiamo deciso tutto all’ultimo momento e quindi non abbiamo pagato poco, siamo partiti da Verona con Neos spendendo all’incirca 300 euro a persona, ci siamo rifatti con l’alloggio dove invece abbiamo trovato ottime condizioni.

CIBO: come sempre, quando viaggiamo ci piace mangiare street food, nelle bancarelle e provare tutti i cibi locali, inoltre a Marsa Alam abitando in un appartamento con cucina ci siamo fatti più volte da mangiare a casa, anche perché come illustrerò più avanti in questa specie di città la scelta di locali per mangiare è veramente scarsa, discorso diverso invece a Luxor, dove nel ristorante dell’hotel dove alloggiavano si mangiava benissimo ed abbiamo provato un mucchio di cibi locali. In genere la cucina del posto è quella araba, quindi felafel, kebab, pane arabo e tante salsine più o meno piccanti, cucina che comunque ci è piaciuta da matti!

COSTI: in definitiva un viaggio nel Sud dell’Egitto per una famiglia di 4 persone può avere un costo abbastanza accessibile, mangiare fuori risulta essere abbastanza economico (però non come in Oriente), muoversi in 4 persone in auto con driver viene a costare approssimativamente dai 10 a 20 euro a tratta, dipende dove si deve andare (logicamente il transfert per Luxor, 6 ore d’auto, costa molto di più) quello che viene ad incidere di più sui costi sono le escursioni che si possono fare in barca a Marsa Alam (che comunque meritano tantissimo!) e la guida in italiano con driver per visitare tutti i siti archeologici di Luxor (che a nostro avviso è indispensabile avere per capire bene il mondo degli antichi egizi).

ALLOGGI: per quanto riguarda gli alloggi, la maggior parte delle persone che va Marsa Alam si reca nei villaggi turistici “tutto compreso” di cui è disseminata tutta la costa, sono strutture quasi sempre posizionate in baie molto belle, che una volta erano vergini, con spesso la barriera corallina vicino alla riva che si raggiunge con un pontile, tutte queste strutture (molte gestite da tour operator italiani) le potete trovare in qualsiasi agenzia di viaggi ed anche online su Booking o direttamente nei siti dei vari tour operator (Valtur, Alpitur, eccc…) a noi questo genere di sistemazioni non piace, di solito scappiamo dal turismo di massa ed abbiamo fatto così anche questa volta, quindi ci siamo messi a cercare sempre su Booking un bed&breakfast o un residence e non è stato molto semplice perché non è che ce ne siano tantissimi, finché non siamo incappati in DEEP ASHRI un residence gestito da una ragazza italiana Simonetta Zandiri quasi in centro a Marsa Alam e mai scelta fu più felice, guardate che bel posto:

Simonetta che vive a Marsa Alam già da molti anni si è rivelata in tutto e per tutto una persona speciale e ci ha sistemato ad un buonissimo prezzo in un appartamento veramente spazioso, con due camere da letto, sala e cucina e ci siamo trovati benissimo, la struttura ha anche la piscina e propio attaccato c’è anche uno dei pochi ristoranti con cucina internazionale di Marsa Alam. Il residence Deep Ashri ci sentiamo di straconsigliarlo a chi volesse venire a Marsa Alam e non è interessato ai resort ed inoltre Simonetta oltre a gestire il residence ha anche un CENTRO DIVING dallo stesso nome DEEP ASHRI e noi da grandi amanti del mare e dello snorkeling non ci siamo fatti scappare l’occasione per fare anche le prime immersioni, come vi racconteremo più avanti.

Per quanto riguarda l’alloggio a Luxor invece la scelta è caduta sul Nefertiti Hotel che si trova in una posizione pazzesca, praticamente nel Souk di fronte al Tempio di Luxor e di fianco al Nilo e dalla sua terrazza dove c’è il ristorante (in cui tra l’altro si mangia benissimo) la vista al tramonto era cosi:

mentre invece al mattino quando si fa colazione la vista era questa:

Oggettivamente la camera per 4 che ci hanno dato non era proprio il massimo, era veramente piccola con un micro bagno, ma la vista dalla terrazza ha vinto su tutto e poi anche il prezzo era molto ragionevole e come abbiamo detto in precedenza si mangiava molto bene, quindi in totale ci siamo rimasti 3 notti.

In definitiva un viaggetto di 15 giorni per una famiglia di 4 persone in questi fantastici luoghi, tra deserto, coralli e faraoni vale assolutamente i soldi spesi ed è assolutamente da fare almeno una volta nella vita, il costo complessivo varia molto in base all’escursioni che si decide di fare, noi tra l’altro non siamo riusciti a visitare tutto quello che ci eravamo prefissati e questo sarà sicuramente un buon motivo per tornarci.

Andiamo quindi a cominciare il racconto di questa nuova avventura. Dopo aver fatto i bagagli, rigorosamente solo bagaglio a mano come facciamo sempre, siamo partiti da Verona verso le 20:00 con Neos e in sole 4 ore siamo atterrati a Marsa Alam. Ad attenderci, era mezzanotte e trenta, un driver che ci ha mandato Simonetta che ci aspettava fuori dall’aeroporto con anche pronta da installare un SIM Card (omaggio di Simonetta).

Il viaggio per arrivare al residence è durato all’incirca 1 ora, tutto in piena notte e non ci siamo quindi resi conto per niente del paesaggio circostante…

 

M A  R  S  A      A  L  A  M       C  I  T  Y

L’indomani mattina appena usciti dal residence è stato un pò uno shock, in pratica Marsa Alam non esiste (questa foto di cantiere al tramonto la rappresenta benissimo!) o meglio esiste il progetto di costruire una città turistica sul mare, con edifici che non superino i 2 piani, con la marina, il lungomare, i negozi, i ristoranti e tutte la attività per turisti…

…ma in pratica è rimasto tutto sulla carta, tutt’intorno a noi solo cantieri fermi, pile di mattoni, impalcature ovunque, tutto lasciato a metà in pratica una “città incompiuta”.

Noi pensavamo di arrivare in una sorta di “Rimini Egiziana”, nel corso degli anni abbiamo sentito tantissime persone che venivano qui entusiaste e ci rendiamo conto solo ora che la maggior parte si reca direttamente nei resort, nei villaggi turistici “tutto compreso” si muove in pullman con le guide e molto probabilmente nella vera Marsa Alam non ci mette neanche piede.

Ci raccontava Simonetta, che vive ed ha investito qui già da molti anni, che è così praticamente da 15 anni, il progetto città di Marsa Alam non è mai veramente decollato, prima la rivoluzione araba, poi i casini politici successivi e subito dopo lo stop di due anni per la pandemia ha fatto si che tutto si fermasse, che venisse lasciato a metà, ci diceva che ogni tanto alcuni cantieri ripartono per fermarsi di nuovo dopo pochi giorni, che la pazzesca burocrazia egiziana ci mette del suo, insomma un casino, “la vita turistica” c’è ma è solo all’interno dei resort “tutto compreso”.

Da un lato c’è da dire che questa mancata antropizzazione, il suo mancato sviluppo fa si che a differenza di Sharm el Sheikh e Hurghada che hanno visto aumentare rapidamente l’offerta turistica, a Marsa Alam invece siano rimaste ancora alcune baie vergini intatte e che anche la sua splendida barriera corallina con la fauna marina che la circonda, che si estende per tutta la costa, sia rimasta relativamente salvaguardata dall’eccessiva presenza umana che inevitabilmente la comprometterebbe. Insomma il classico “rovescio della medaglia”.

Questo corto video pensiamo renda bene l’idea.

A noi comunque dopo un’attimo di spaesamento ci è piaciuta tantissimo, nonostante i cantieri abbandonati e le macerie ovunque, l’essere quasi gli unici occidentali che giravano per queste strade sconnesse…

…per queste vie incompiute che non portavano a nulla…

…per noi che cerchiamo di evitare come la peste il turismo di massa è stata un’esperienza felice, fondamentali sono stati anche i consigli e le dritte che ci ha dato Simonetta…

…tipo dove era il supermarket più fornito (e forse anche unico…)

…ed una volta individuato anche dove comprare la frutta, una volta visto dove era l’unico negozio di telefonia dove prendere le Sim Card e ricaricare quando finivano i giga…

…eravamo a posto. Quasi ogni sera, al rincasare con il driver Califfo, ci si fermava a fare un pò di spesa, comprare cartoni di bottiglie d’acqua (indispensabili con questo caldo) e acquistare l’occorrente per fare colazione una bella e ricca colazione nello nostro spazioso residence…

…residence che includeva anche nel prezzo due splendidi gatti, Blanco e Giulia che per la gioa di Anita si facevano coccolare a più non posso ed a proposito di animali…

…un pò in tutta la città vagano innocui randagi, sono un pò dappertutto, girano in branchi e non sono per nulla pericolosi…

…anche la gente del posto che incontravamo quando giravamo per il centro di Marsa Alam (centro per modo di dire, perché il tutto si riduce ad un’incrocio, più o meno) è sempre stata , anche all’interno dei negozi molto cordiale e simpatica, a volte anche stupita di vedere degli italiani che andavano a fare la spesa.

In definitiva a noi Marsa Alam città ci è piaciuta parecchio, il tanto temuto pensiero di arrivare in una “Rimini egiziana” non si è concretizzato e per noi è stato il massimo. Ma ora andiamo a raccontare cosa abbiamo fatto i giorni a seguire usando questa località come base.

Il primo giorno dato che eravamo abbastanza stanchi essendo arrivati in piena notte abbiamo deciso di passarlo al mare, in spiaggia belli tranquilli e sempre su consiglio di Simonetta siamo quindi andati a:

 

T   O   N   D   O   B   A

Si tratta di una località formata da una grande baia a 15 minuti d’auto da Marsa Alam, uno dei pochi posti un minimo attrezzati (logicamente esclusi i resort) frequentato soprattutto (almeno tutte le volte che ci siamo andati) da quasi solo egiziani…

…che come si vede in questa foto erano veramente entusiasti nel volersi fare fotografare con Anita…

…sulla spiaggia c’è questa tenda beduina dove si può prendere un tè o un caffè…

…ed anche un patio in legno, per avere ombra, con i lettini e alle sue spalle invece una struttura dove invece si mangia a buffett…

…il tutto molto spartano in legno e paglia (come piace a noi), in totale per usufruire del tutto si paga sui 12 euro a persona che comprendono anche il pranzo…

…ad una certa ora arriva il buffet e viene servito riso, pesce di solito fritto, pollo…

…o altra carne tipo spezzatino, patate, melanzane, pomodorini, cetrioli e l’immancabile pane arabo che tanto ci piace, insomma ci si riempie bene la pancia, il giusto per arrivare a sera…

…il mare proprio di fronte è fantastico e poco più avanti c’è anche la barriera corallina, ma la barriera corallina più spettacolare la troverete spostandovi dalla parte opposta, andando sulla destra di questa grande baia…

…a piedi sono neanche 5 minuti ed una volta immersi con maschera. boccaglio e pinne in sole due bracciate vi troverete davanti a magnifici coralli colorati e una miriade di pesci.

Noi comunque avevamo bisogno di relax e ci siamo goduti la giornata, tra bagni, letture e snorkeling…

Tondoba ci è piaciuta parecchio si stava benissimo ed infatti ci siamo tornati più volte…

…ci è sembrato fin da subito un posto molto vero e genuino, gestito da ragazzi egiziani…

…e con ospiti quasi sempre del posto, intere famiglie con le donne che da brave mussulmane facevano il bagno tutte vestite…

…famiglie che volevano essere assolutamente fotografate, come si vede bene qui, insomma uno di quei posti che andiamo sempre a cercare quando viaggiamo, in definitiva il primo giorno è stato veramente bello e ne potete vedere un piccolo riassunto qui:

A fine giornata abbiamo abbiamo richiamato il driver per farci venire a prendere…

…ci siamo infatti fatti portare a Tondoba da questo soggetto qua, Califfo (non chiedeteci perché si chiama così) che è stato il nostro fido driver per tutto il soggiorno a Marsa Alam

…questa è la sua auto, ce lo ha fatto conoscere Simonetta e si è rivelato un ragazzo veramente simpatico e disponibile, tra l’altro parla anche abbastanza bene l’italiano, cosa non da poco quando bisogna muoversi…

…lo si contattatava su Whats App e lui ci veniva a prendere all’ora stabilita, sempre puntuale e preciso, questo è il suo numero e ci sentiamo di consigliarlo caldamente se mai verrete da queste parti, contattatelo pure su Whats App…

…sulla strada del ritorno, l’immancabile tramonto…

…che comunque nel deserto roccioso che circonda Marsa Alam ha tutto un suo fascino.

Dopo una giornata intera di relax in spiaggia, l’indomani eravamo pronti per fare la prima escursione in barca con Simonetta, siamo quindi andati a:

 

S  H  A ‘ A  B       S  A  M  A  D  A  I      D  O  L  P  H  I  N      H  O  U  S  E

Il vero nome della baia è Sha’ab Samadai ma è conosciuta da sempre come Dolphin House per la presenza di una famiglia stanziale di delfini. Dal 2004 è diventata Parco Nazionale e si trova a sud di Marsa Alam

…ci si arriva con circa 30 – 45 minuti di barca (un’imbarcazione bella grande) e si tratta di un enorme reef affiorante a forma di ferro di cavallo e nel versante esposto a occidente sono presenti una serie di 18 pinnacoli…

…ed è stato proprio intorno a questi fantastici pinnacoli pieni di coralli e pesci di tutti i tipi che abbiamo fatto la prima immersione snorkeling di tutto il viaggio, la prima di tante (praticamente tutti i giorni) tutte organizzate da DEEP ASHRI Centro Diving di Simonetta Zandiri…

…Simonetta, questa splendida ragazza che vedete qui in foto seduta bella comoda nel suo posto preferito, l’abbiamo incontrata per puro caso (ma poi quando mai le cose accadono per caso?) cercando su Booking una sistemazione che non fosse un resort e non solo ci ha sistemato in uno spazioso appartamento ma si è rivelata una persona veramente speciale in tutto e per tutto, una donna che ha fatto della sua passione, il mare e le immersioni, un lavoro trasferendosi in mezzo al deserto e gestendo un Centro Diving ed un Residence…

…una donna che da sola (in un paese mussulmano) combatte (letteralmente) l’allucinante burocrazia egiziana e il fancazzismo di certi egiziani, tutte cose che farebbero impazzire chiunque, ma la sua profonda passione e il grande rispetto che ha per il mondo sottomarino vincono su tutto e quando è in acqua o meglio sott’acqua (il suo habitat preferito) è in grado di sopportare tutto il resto.

Ma non solo, ha fatto innamorare Anita al Diving (come racconteremo più avanti) ed è riuscita anche a far vincere la atavica paura di fare snorkeling che la mamma di Trip Family ha sempre avuto.

Per questi motivi, ma soprattutto perché è una persona splendida e speciale, ci sentiamo di consigliarvi caldamente di contattarla se mai verrete da queste parti, sia che siate sub provetti oppure dei neofiti come noi, Simonetta vive a Marsa Alam da tanti anni e conosce questa acque come le sue tasche e vi potrà essere di grande aiuto anche per trovare da dormire e per qualsiasi altra dritta, noi non so come avremmo fatto senza di lei!

Ora torniamo alla prima immersione snorkeling di tutto il viaggio che è stata semplicemente meravigliosa, una volta in acqua, insieme a Simonetta che ci guidava, abbiamo girato intorno a questi pinnacoli, che sono come enormi colonne che si elevano dal fondo marino, pieni di coralli colorati di tutti i tipi, corallo che a differenza di altre località nel mondo non si sta ancora sbiancando…

…naturalmente anche tanti pesci da barriera, tipo il pesce pagliaccio, il pesce palla e tanti altri di tanti colori e dimensioni di cui non conosciamo i nomi, è stata un’immersione fatta veramente bene, con calma, soffermandosi ad osservare la vita marina nei punti più interessanti…

…Alfredo era veramente entusiasta e carico ed anche la mamma, che non ha mai avuto una grande dimestichezza con le immersioni, grazie alla professionalità di Simonetta se l’è goduta da matti…

…Anita invece è sempre stata un pesce o meglio una sirena e con la sua Go Pro ha immortalato tutta l’immersione, l’attrezzatura, come le pinne, la maschera e il boccaglio erano comprese nel prezzo dell’escursione.

…dopo più di un’ora di pinnate siamo tornati a bordo dove intanto l’equipaggio aveva preparato il pranzo, quindi belli stanchi ed esausti ci siamo messi a mangiare, pollo, verdure ed un’ottimo sformato di pasta, pane arabo con varie salse, insomma un bel pranzetto che ci ha veramente rifocillato.

Dopo pranzo l’escursione sarebbe dovuta continuare con l’avvistamento dei delfini ed eventualmente riuscire a nuotare con loro, ma si sa quando si ha a che fare con la natura e con gli animali liberi nel loro habitat, non sempre le cose vanno come vorremmo, infatti il sopraggiungere di un vento leggero ha cambiato lo scenario, rendendo il mare un pò mosso e visto che i delfini usano questa baia per venire a riposarsi dopo una notte di caccia (come ci spiegava Simonetta) è più facile avvistarli quando il mare è calmo…

…abbiamo quindi acceso i motori e siamo partiti verso la terraferma, il mare era un abbastanza mosso e noi in cima alla prua della barca ci siamo divertiti da matti ed alla fine i delfini hanno comunque sentito la nostra chiamata e sono venuti a salutarci lungo il tragitto di ritorno come si vede in video:

La prima escursione in barca con snorkeling anche se non abbiamo nuotato con i delfini (ci rifaremo più avanti!) ci è piaciuta tantissimo, così belli cotti siamo arrivati alla sera al residence ed abbiamo deciso di mangiare nel ristorante “Cacio e Pepe” che si trova proprio di fianco…

…in cui si mangia abbastanza bene, tipo questi spiedini che si vedono in foto, non è proprio economico ma quando ci vuole ci vuole.

Il giorno dopo invece abbiamo deciso di andare in auto a visitare una delle baie vergini più belle:

 

S   H   A   R   M        E   L         L   U   L   I

Sempre su consiglio di Simonetta Zandiri di DeepAshri.com il giorno successivo  abbiamo deciso di andare in questa baia vergine che dista circa un’ora d’auto, verso Sud. Ci mettiamo quindi d’accordo con il simpatico ed efficiente driver Califfo (che ci ha fatto sempre conoscere Simonetta) per partire verso le nove di mattina…

…dal momento che andremo in una baia vergine, dove a parte alcuni gazebo in legno per ripararsi dal sole, non c’è nient’altro abbiamo fatto un stop nel centro di Marsa Alam per acquistare cibo e bevande, siamo stati quindi in un forno ed abbiamo preso un’infinità di panetti arabi appena sfornati…

…e tanti felafel, pietanza tipica della cucina mediorientale, sono polpette di legumi speziate e fritte. I legumi più utilizzati sono le fave, i ceci e i fagioli tritati e vengono conditi con sommacco, cipolla, aglio, cumino e coriandolo.

I felafel sono stati in assoluto l’alimento che abbiamo consumato di più in tutto il viaggio, costano pochissimo ed insieme al pane arabo e qualche salsina sono stati il cibo per eccellenza quando andavamo in spiaggia, passavamo dal nostro felafaro di fiducia (lo chiamavamo così!)…

…che ne friggeva in continuazione fin dal primo mattino e ne prendevamo un’infinità, insieme a patate fritte, frittatine, salsa di melanzane, cetrioli e pomodorini, volendo si può far farcire il pane arabo da loro cosi:

…oppure farsi mettere il tutto in vaschette di plastica che poi ci si portava in spiaggia…

…e per esempio un pranzetto così, sul pareo in spiaggia dopo essere usciti da un’ora di snorkeling, ci veniva a costare l’equivalente di 3,50 euro per tutti e quattro…

…non male no?…cosa vuoi di più dalla vita!

Ma torniamo a Sharm el Luli, questa baia  si trova all’interno di un parco nazionale (bisogna infatti pagare un piccolo ticket e ci ha pensato Califfo) appena arrivati era abbastanza piena (c’erano 2 pullman di turisti dei resort)

…ma nel corso della mattinata all’incirca verso le 11, ripartiti i pullman, si è svuotata, solo noi ed un’altra famiglia di egiziani a goderci questa spiaggia di fine sabbia bianca, al riparo dal sole sotto questi gazebo in legno…

…solo noi a goderci questo mare pazzesco con un’acqua cristallina ed il fondale che degradava dolcemente, guardate che bello…

…il fondale degradava dolcemente fino ad arrivare, con poche bracciate, ad una bella barriera corallina piena di pesci dove naturalmente abbiamo fatto snorkeling.

Veramente un posto magico, attenzione però è a tutti gli effetti una baia vergine, quindi ricordatevi che a parte…

…questi gazebo in legno, non c’è nient’altro, solo sabbia, vento, mare caldo e coralli…

…quindi è indispensabile munirsi di acqua e cibo come abbiamo fatto noi ed è veramente un’escursione che consigliamo caldamente di fare se mai vi troverete da queste parti.

Vista la distanza da Marsa Alam (circa 1 ora d’auto) il fido Califfo questa volta è rimasto in auto ad aspettarci e quando è stata ora di ripartire ci ha proposto di andare in un’altro posto, che si è rilevato veramente magico stiamo parlando di:

 

E  L         Q   U   L   A   A   N

Quindi nel primo pomeriggio, dopo essere stati tutta la mattina in acqua a fare snorkeling e dopo aver mangiato i nostri felafel quotidiani in spiaggia siamo partiti alla volta di El Qulaan…

…sperduto villaggio quasi al confine con il Sudan, lungo il tragitto un’infinità di tir che trasportano merci sull’unica lunga e dritta strada…

…che si snoda in questo deserto roccioso che pare di essere sulla luna, finché ad un certo punto, immersi nel nulla…

…ci siamo ritrovati in questo posto, un piccolo villaggio di basse case…

…con l’immancabile moschea, un villaggio che al primo impatto ci è sembrato abbandonato, una città fantasma, per strada neanche un anima…

…la particolarità di questo luogo sperduto e quella di trovarsi vicino ad una foresta di mangrovie che si trova proprio a ridosso del mare…

…infatti entrando da una di queste basse costruzioni e percorrendo subito dopo una passerella in legno…

…ci siamo ritrovati in un luogo di calma e pace assoluta, solo silenzio e vento tra i capelli ed intorno a noi uno scenario stupendo…

…una piccola laguna circondata dalle mangrovie, un’acqua azzurra e limpida come una piscina e camminando  nell’acqua…

…che con la bassa marea arrivava alle caviglie, si raggiungeva la mangrovia più antica…

…e volendo si sarebbe potuto fare anche il bagno.

Sulla spiaggia, proprio sulla riva della laguna c’era anche una questa tenda beduina…

…in cui abbiamo preso l’immancabile tè alla menta e ci siamo fermati un pò a risposare, visto che la temperatura era sui 33 gradi…

…e la vista, spappolati sui divanettii della tenda beduina non era per niente male…

…all’entrata invece queste splendide donne che vendevano braccialetti e collanine…

….che naturalmente abbiamo comprato (altrimenti sarebbe stato impossibile fotografarle).

El Qulaan si è rivelato veramente un gran bel posto, nessun turista e quella bella sensazione di essere in mezzo al nulla, un posto veramente originale di quelli come piace a noi.

Ma la giornata non era finita, una volta sorseggiato il tè all’ombra della tenda beduina, siamo ripartiti e sulla via del ritorno il Califfo ci ha proposto di fare una sosta anche a:

 

M   A   R   S   A            N   A   Y   Z   A   K

Marsa Nayzak è un enorme cratere a ridosso del mare nato dall’impatto di un meteorite. Quando lo si guarda si può anche pensare a un designer che ha ideato una piscina sul bordo del mare. Il cratere risale a moltissimi anni fa, ed e’ unico nel suo genere per questa zona.

Con un’osservazione più attenta e ravvicinata, è ancora possibile trovare la roccia fusa che circonda questa piscina naturale
l’acqua è bella cristallina con anche tanti piccoli pesci che sembra abbiano perso la strada…

…naturalmente ci abbiamo fatto il bagno e poco dopo siamo stati raggiunti da una famiglia egiziana, per tutto il viaggio abbiamo incontrato quasi solo turisti egiziani, quasi mai occidentali o italiani (per fortuna).

Purtroppo però ai bordi di questa piscina naturale c’era tanta immondizia, bottiglie di plastica e schifezze varie che pensiamo siano state portate dal mare quando si fa grosso.  Comunque siamo stati lì un’oretta e poi il Califfo ci ha riportati al residence.

Abbiamo passato una bellissima giornata, Marsa Alam e i suoi dintorni cominciavano a piacerci sempre di più, ma il bello doveva ancora venire il giorno dopo infatti abbiamo fatto un’escursione in mare che ci ricorderemo per sempre, siamo stati a:

 

 A   B   U          D   A   B   B   A   B

La prima volta di Anita. Anita (come anche noi del resto) è rimasta totalmente affascinata dalla barriera corallina e dai racconti di Simonetta sulle immersioni con le bombole, quindi avendo già dimostrato le sue capacità nello snorkeling, con la sua pinneggiata perfetta ed una buona resistenza e visto che Simonetta ci ha praticato un super prezzo abbiamo deciso che poteva prendere il brevetto OPEN WATER DIVER, che consiste in una parte teorica e in varie immersioni, il tutto sotto la guida esperta di Simonetta.

Quindi dopo una serata passata a fare della teoria è arrivata l’ora di fare la prima immersione a 6 metri di profondità e per questo “battesimo” è stato scelto uno dei reef all’esterno della baia di Abu Dabbab, scelto perché più al riparo dalle onde, siamo quindi usciti in gommone e mentre tutti noi ci siamo messi a fare snorkeling, Anita si è immersa per la prima volta con Simonetta e per lei è stata un’emozione unica…

…non sarebbe più voluta uscire e a detta di Simonetta, nonostante la naturale tensione della “prima volta” si è comportata benissimo, in pratica una sirenetta….e siamo solo all’inizio! Guardate qua:

Una volta finito snorkeling ed immersione siamo risaliti sul gommone e siamo partiti alla ricerca del dugongo con il bravissimo AYMAN alla guida, una certezza perché con le onde alte, che rendono più difficile individuarlo, bisogna avere occhio e riuscire a beccarlo quando esce per respirare, cosa che immancabilmente Ayman è riuscito a fare ed infatti eccolo lì…

…questa creatura mitologica, sta respirando, si muove lentamente, aspettiamo il momento giusto per non disturbarlo ma purtroppo arrivano altri gommoni con un numero ben più alto di snorkelisti che si lanciano alla ricerca di un avvicinamento eccessivo…

…il povero dugongo è inseguito da umani che si avvicinano troppo e che affollano la superficie impedendogli di uscire a respirare…

…Simonetta che non si era mai tolta le bombole osserva la scena da sott’acqua imprecando nel boccaglio contro questi umani deficienti e poco preparati, poi finalmente il dugongo accelera e gli umani lo mollano.

Noi abbiamo osservato tutto questo dal gommone e ci siamo buttati in acqua solamente quando dopo un segnale di Simonetta il dugongo era solo, bello tranquillo a brucare la prateria ed è stato fantastico osservare da vicino questo enorme mammifero marino nel suo habitat…

…ma non solo abbiamo anche avuto una bella lezione di quello che NON bisogna assolutamente fare quando ci si approccia agli animali marini liberi.

Una lezione che ci sarà utile nella escursione successiva, quando siamo andati a:

 

W   A   D   I          E   L         G   E   M  A  L

Wadi el Gemal è un parco nazionale che si compone da una parte terrestre di circa 5000 chilometri quadrati ed una parte marina di circa 2000 chilometri quadrati e 120 di costa tra le più belle ed incontaminate del Mar Rosso.

Noi naturalmente abbiamo visitato solo la parte marina con questa imbarcazione qua, con noi c’erano anche altri ospiti di Simonetta, quasi tutti sub, abbiamo passato una intera giornata in barca che è stata una delle più emozionanti di tutto il soggiorno a Marsa Alam.

Dopo più o meno un’oretta di navigazione la giornata è iniziata con una bella immersione snorkeling in un reef al largo, tanti pesci e una bella barriera corallina molto colorata ci hanno accolto e nonostante ormai facessimo snorkeling tutti i giorni…

…quando ci si immergeva era sempre una meraviglia e la vita sottomarina tra i coralli non smetteva mai di stupirci, dopo essere stati in acqua per più di un’ora, belli stanchi siamo risaliti a bordo…

…dove intanto l’equipaggio stava preparando il pranzo, questa volta dell’ottimo pollo alla brace, con sformato di pasta, melanzane, cetrioli, riso e patatine, il tutto servito a buffet…

…e dopo avere nuotato a pelo d’acqua per più di un ora un bel piatto come questo ci voleva proprio…

…finito di mangiare ci siamo lentamente spostati per dirigerci verso una baia dove di solito s’incontrano i delfini, lungo il tragitto il capitano ci ha fatto un breve briefing per spiegarci come approcciarci in maniera corretta con questi mammiferi marini e come per magia…

…dopo una decina di minuti guardiamo in mare e ci accorgiamo che siamo circondati da un branco di delfini che belli tranquilli surfano con le onde che la barca produce…

…grande emozione ma soprattutto molta agitazione s’impossessa di tutti noi che ci buttiamo in acqua, contravvengo tutte le regole che il capitano ci aveva appena illustrato, ed infatti i delfini scappano allontanandosi da noi…

…ma seguendo i sempre puntuali consigli di Simonetta e cioè che i delfini sono per natura animali curiosi e non bisogna mai inseguirli perché si spaventano, basta invece fermarsi ed aspettare, verrano loro a curiosare intono a noi…

…e così infatti è stato ed è stato incredibile, pura magia, nei nostri viaggi avevamo già visto tante volte i delfini…

…ma mai avevamo nuotato con loro in mare aperto ed è stata un’esperienza quasi mistica:

Essere circondati da un branco di una trentina di delfini con i cuccioli che ti nuotano intorno curiosi è stato qualcosa di veramente indescrivibile diremmo quasi commovente.

Fatta questa meravigliosa esperienza una volta tornati bordo era arrivata l’ora per Anita di fare la seconda immersione a 12 metri di profondità…

…ci siamo quindi spostati in un reef poco distante ed è iniziata l’opera di vestizione con muta e tutto il resto…

…noi intanto ne abbiamo approfittato e ci siamo rituffati in acqua per un’ennesimo snorkeling…

…non ci stancavamo mai ed anche la mamma di Trip Family, che non ha mai avuto grande dimestichezza con pinne, maschera e boccaglio era ormai diventata una snorkelista provetta…

…nel mentre Anita con tutto il gruppo di sub si dirigeva in gommone dalla parte opposta del reef per la seconda immersione, questa volta a 12 metri di profondità…

…e come ci diceva Simonetta più si scende più la temperatura dell’acqua si abbassa ed i coralli risultano essere molto più colorati…

…dopo all’incirca un’ora Anita è tornata ed ogni volta che tornava da un’immersione era sempre più carica ed entusiasta…

…ma la giornata in mare non era ancora finita, staccati gli ormeggi siamo infatti ripartiti e dopo una mezz’oretta di navigazione ci siamo trovati di fronte ad  una lingua di sabbia in mezzo al mare, dal nulla ad un certo punto compare questa distesa di sabbia abitata solo da granchi e gabbiani…

… abbiamo quindi ripreso il gommone e siamo sbarcati su questa fine sabbia in mezzo ad un mare cristallino…

..un silenzio pazzesco, solo vento e gracchiare di gabbiani e quella bella sensazione di essere in perfetta sintonia con il mondo circostante…

…logicamente abbiamo anche fatto un bel bagno in una fantastica acqua limpida e calda….

…questo ultimo stop in un’isola deserta e protetta, siamo sempre all’interno del parco nazionale…

…è stato la degna conclusione di una di una bellissima escursione che è durata l’intera giornata…

…e questo è tutto il gruppo con cui l’abbiamo condivisa, francesi, italiani, polacchi ed egiziani tutti insieme alla scoperta delle meraviglie del Mar Rosso.

Questo è stato l’ultimo giro in barca che abbiamo fatto, i giorni a seguire siamo tornati un paio di volte a riposarci a Tondoba e poi sempre con Simonetta, siamo andati in auto ad esplorare le ormai poche baie vergini che sono rimaste nei dintorni di Marsa Alam anche perché Anita doveva proseguire con il corso di sub, quindi dopo pochi giorni siamo stati a:

 

M   A   R   S   A             E   G   L   A

Ormai restano davvero poche baie ancora vergini, a pochi km a Nord di Marsa Alam c’è Marsa Egla, Egla in arabo vuol dire dugongo, si chiama così perché fino ad un paio d’anni fa, come ci raccontava Simonetta, c’è n’era sempre uno che avevano soprannominato “Rocco” per alcune sue doti molto visibili…

…poi hanno iniziato ad entrare nella baia con il gommone per portare subacquei o snorkelisti e alla fine Rocco è scomparso, in compenso però sono arrivate più tartarughe marine, probabilmente scappate da Abu Dabbab per lo stesso motivo del dugongo.

Come dicevamo prima Simonetta non si azzarderebbe  mai ad entrare in una baia vergine con il gommone ed infatti Marsa Egla l’abbiamo raggiunta in auto, ci vogliono una ventina di minuti.

Anita con Simonetta ed altri sub insieme a tutto lo staff del Diving Deep Ashri sono partiti praticamente all’alba per allestire un tenda che facesse ombra e dei teli da mettere sulla sabbia per mettere in sicurezza tutta l’attrezzatura sub…

…si tratta infatti di una vera e propria  baia vergine, infatti a parte questa fatiscente struttura in legno, non c’è assolutamente nulla, solo natura incontaminata ed un mare pazzesco, quindi all’acqua e al cibo, ci abbiamo pensato noi che siamo arrivati con Califfo poco dopo fermandoci prima in centro a fare la solita scorta di pane arabo, felafel, acqua e tutto il resto.

La mattina era splendida, c’era un sole terso e il mare piatto, si prospettava quindi una intensa giornata sia di immersioni che di snorkeling, così infatti è stato, in questa baia il fondale degrada dolcemente e la barriera corallina si estende sia a destra che a sinistra, creando una specie di U…

…con in mezzo una prateria di erbette che la tartaruga embricata adora mangiare ed infatti appena immersa Anita ha avuto un bellissimo incontro con uno di questi esemplari…

…ed anche noi facendo snorkeling le abbiamo incontrate, insieme a pesci palla, razze ed a una miriade di atri pesci…

…abbiamo alternato momenti di snorkeling, con puro relax facendo “i morti” in questa calda ed accogliente acqua…

…fino a quando Anita e Simonetta non sono riemerse dalle profondità marine, ormai la ragazza raggiungeva più di 12 metri e stava per completare il suo percorso per ottenere il brevetto OPEN WATER DIVING…

…le baie vergini hanno avuto per noi un’indiscutibile fascino e le consigliamo caldamente a chi dovesse venire qui in vacanza, innanzi tutto sono poco frequentate, la maggior parte delle volte c’eravamo solo noi o al massimo qualche famiglia del posto…

…e poi si respira veramente quella sensazione di libertà e di selvaggio che purtroppo molti luoghi hanno perso, come per esempio:

 

A   B   U        D   A   B   B   A   B

Abu Dabbab, che una volta era una bellissima baia incontaminata dove era praticamente sicuro incontrare tartarughe ed anche il dugongo, ora invece è cosi, come vedete in questa foto, super antropizzata con resort da tutti i lati e veri e propri stabilimenti balneari sulla spiaggia esattamente come ci sono in Italia…

…noi comunque ci siamo voluti togliere lo sfizio e visto che siamo curiosi e vogliamo esplorare ogni aspetto dei luoghi in cui viaggiamo, un giorno ci siamo fatti accompagnare da Califfo proprio ad Abu Dabbab per la precisione nella porzione di spiaggia del resort Al Malikia dove pagando un ticket d’ingresso è possibile passare la giornata in riva al mare…

…nel prezzo è compreso un ombrellone con i lettini e come potete vedere la situazione era più o meno come una qualsiasi spiaggia italiana in piena estate, cioè un carnaio, gente ovunque (soprattutto italiani) che parlavano ad alta voce al telefono, un via e vai di venditori di ogni cosa che proponevano pure giri in cammello…

…anche in acqua pieno di gente (anche lì con il telefono!) e la barriera corallina, che si trova sulla sinistra, scarseggiava di pesci ed abbondava di umani snorkelisti che facevano un casino pazzesco, sinceramente stentiamo a comprendere come si possa fare 4 ore di aereo, venire in un nuovo continente per poi catapultarsi in una realtà così.

Anche con il cibo stessa cosa, abbiamo deciso di mangiare li, in un chiosco sulla spiaggia, spendendo un’esagerazione per la solita cucina internazionale fatta di hamburger, patatine e sandwich ed abbiamo veramente rimpianto i nostri felafel con pane arabo.

L’unica nota positiva è che all’ora di pranzo sono spariti tutti, non sappiamo che fine abbiano fatto, dove siano andati, ci siamo ritrovati al pomeriggio solo noi e pochi altri con la spiaggia e gli ombrelloni quasi vuoti…

…e ce la siamo goduta con bagni e relax sui i lettini fino a quando verso metà pomeriggio il Califfo ci è venuto a prendere.

Una giornata così ci è comunque servita per avere la conferma che noi non siamo assolutamente tipi da stabilmenti balneari, a parte i costi che raddoppiano, non ci piace proprio la situazione e la confusione del turismo di massa, noi adoriamo i luoghi dove c’è pace e tranquillità e dove la natura è il meno contaminata possibile, per questo motivo la volta successiva siamo andati a:

 

M   A   R   S   A         S   A   M   A   D   A   I

A Marsa Samadai Anita ha fatto la sua terza immersione raggiungendo come si vede in foto i 18 metri, ormai stava per completare il suo percorso verso la certificazione OPEN WATER DIVER

…la temperatura dell’acqua era bella calda ed iniziava a diminuire leggermente oltre i 10 metri, ciò significava coralli più colorati e barriera che pullulava di vita, come questa bella murena  qui…

Marsa Samadai è una bella baia vergine, si trova ad una decina di km a Sud di Marsa Alam, purtroppo però essendo quasi sul ciglio della strada si è rilevata abbastanza sporca, pensiamo di spazzatura che la gente deficiente lancia dall’auto quando passa ed è un vero peccato perché è veramente vergine, non c’è assolutamente nulla, nessun riparo, solo deserto di roccia che circonda una larga insenatura con il fondale che degrada abbastanza velocemente per svelare una bellissima barriera piena di pesci e coralli colorati e pensiamo che anche solo per fare snorkeling merita una visita.

Non abbiamo però fatto tante foto perché quel giorno c’era un vento pazzesco e la mamma fotografa quando c’è molto vento e di conseguenza sabbia che vola da tutte le parti è molto restia a tirare fuori la macchina fotografica, ci siamo pero rifatti la volta successiva, quando siamo andati a:

 

 G   E   B   E   L          E   L            R   O   S   A   S           B   A   Y

Gebel el rosas bay si trova ad una ventina di km a Nord di Marsa Alam si tratta di una grande insenatura dove sulla destra si trova  l‘Aurora Oriental Bay Resort Atlantis Club e dalla parte opposta un diving center con ombrelloni ed un patio in legno per fare ombra, questo che si vede in foto…

…ed è proprio qui che pagando una modica somma ci siamo appoggiati per passare la giornata (una delle ultime a Marsa Alam) e dove Anita ha concluso il suo percorso da sub.

Si tratta di una baia strepitosa, una delle più belle che abbiamo visto, con accesso diretto dal mare, facile per i principianti e meravigliosa per il diving, sulla sinistra, a dove si accede per fare immersioni, c’è una grande laguna, come un’enorme piscina con un’acqua pazzescamente cristallina che arriva più o meno al ginocchio…

…dove è possibile spappolarsi e crogiolarsi al sole immersi in questo caldo mare, se poi si decide di fare snorkeling, basta spostarsi di pochi metri immergersi ed arrivare in una zona coloratissima…

…dove si possono trovare coralli gialli, viola, rossi, blu ma anche pesci di ogni tipo, dai balestra, ai pagliaccio, non mancano poi razze e tartarughe a contornare questo acquario vivente…

…in questa foto si vede Anita, Simonetta ed Elena (la nipote di Simonetta appena arrivata dall’Italia) che si apprestano a lasciare la laguna per iniziare l’immersione…

…che questa volta si è svolta anche con passaggi in mezzo a canyon di coralli ed anche in appositi cerchi fissati sul fondo che simulano l’ingresso di una grotta…

… a detta della ragazza è stata una delle immersioni più belle ed in effetti anche solo facendo snorkeling questa baia offre tantissimo…

…è talmente grande da esplorare che il papà ed Alfredo snorkelando ne hanno visto solo una piccola parte…

…e qua invece le ragazze sub sono appena riemerse e nel volto di Anita si capisce bene la gioia e la felicità di avere finito il percorso ed aver ottenuto il brevetto OPEN WATER DIVER quindi d’ora in poi, grazie a Simonetta Zandiri di DeepAshri.com un membro di Trip Family vi potrà raccontare quello che succede nel mondo sommerso…

…ma non solo anche il piccolo Alfredo che si è dimostrato un appassionato snorkelista è quasi pronto, infatti completamente contagiato dall’entusiasta sorella e da Simonetta, che quando ti racconta delle meraviglie del mondo sottomarino fa venire voglia di immergersi a chiunque…

…ha provato a respirare con le bombole e gli è piaciuto tantissimo, quindi quando sarà ora (per adesso ha i polmoni ancora troppo piccoli) verremo qui da Simonetta (ci fidiamo solo di lei!) per far prendere il brevetto anche a lui, una bella scusa per tornare, perché torneremo di sicuro (anzi Anita è già in crisi d’astinenza e pensa di ripartire da sola).

Per adesso la nostra permanenza al mare era terminata, sono stati 10 giorni veramente belli e intensi, che sono andati oltre ogni nostra aspettativa, abbiamo fatto il pieno di mare, deserto e coralli e l’incontro con una creatura marina che per puro caso è costretta a vivere sulla terraferma (Simonetta) ha suggellato il tutto rendendo il viaggio unico e speciale.

Ci aspettava ora la seconda parte, spostarsi verso l’interno per andare a visitare ciò che rimane degli antichi egizi, una nostra grande passione (soprattutto di Alfredo) che finalmente si concretizzava, il giorno dopo siamo quindi partiti all’alba all volta di:

LUXOR

 

 

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